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Diogene ufficiale bizantino



Ufficiale bizantino del VI secolo, lancia spezzata di Belisario durante la Guerra Gotica.
Nel 549 era al comando del presidio bizantino di Roma quando Totila assediò per la seconda volta la città. Diogene seppe opporre ai Goti una valida resistenza ma gli Isauri che erano fra i suoi soldati lo tradirono ed aprirono agli assedianti Porta San Paolo.
Quando il nemico entrò in Roma Diogene si rifugiò con i soldati che erano rimasti fedeli nel castello di Centocelle che rifiutò di consegnare. Totila gli offrì di passare dalla sua parte o di arrendersi garantendo l'immunità, Diogene chiese tempo per decidere e alla scadenza della tregua, nel giugno 550, comunicò a Totila che ogni decisione spettava ormai a Germano che l'imperatore aveva nel frattempo nominato comandante in capo.
In questo modo riuscì a proseguire la vigilanza su Roma che Totila aveva lasciato non essendo in grado di tenerla occupata con le sue forze.


Riferimenti letteratura:
  • Procopio di Cesarea - La guerra gotica
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare




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