Figlio di Asclettino conte di Acerenza, fu per un breve periodo conte di Aversa prima di essere deposto da Rainulfo II.
Nel 1048 Rainulfo II morì e nel 1049 Riccardo divenne tutore dell'erede, Ermanno di Aversa, ancora bambino, per volontà del principe di Salerno Guaimario IV.
Ermanno morì improvvisamente in circostanze non note e Riccardo subentrò nel titolo di conte.
Nel 1053 partecipò come comandante dell'ala destra dell'esercito normanno alla battaglia di Civitale dove le forze pontificie di papa Leone IX furono duramente sconfitte.
Per espandere i propri domini combattè spesso contro i vicini longobardi Pandolfo V di Capua e Gisulfo II di Salerno, di quest'ultimo fu per un periodo alleato mentre contro Pandolfo assediò Capua desistendo solo dietro compenso in denaro.
Tornò a Capua nel 1057 dopo la morte di Pandolfo e si impossessò della città e del suo territorio lasciando soltanto la fortezza a Landolfo VI, erede di Pandolfo.
Nel 1062 Riccardo, che era stato riconosciuto principe di Capua dal papa Niccolò II con il concordato di Melfi del 1059, espugnò anche la fortezza cacciando definitivamente Landolfo.
Con nuove conquiste in Abruzzo suscitò l'ira di Gregorio VII che lo scomunicò.
Morì nel 1078 dopo aver inutilmente tentato di conquistare anche Napoli ed essersi riconciliato con la Chiesa. Il papa confermò i suoi titoli al figlio Giordano.