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Isola di Faro



L'isola di Faro si trova a breve distanza dalla costa egiziana nei pressi della foce del Nilo ed era unita alla terrafera da una diga detta Heptastàdion che divideva in due parti il porto di Alessandria. Nel tempo la diga è stata ricoperta dalla sabbia trasformando l'isola nel promontorio di Ras-el-Din.
In Omero l'isola era la sede del dio Proteo e il luogo del naufragio di Menelao reduce dalla guerra di Troia. Secondo Plutarco (Vita di Alessandro) fu proprio la lettura di Omero che suggerì ad Alessandro Magno l'idea di fondare Alessandria nella zona di Faro.
Dopo la morte del conquistatore l'Egitto andò alla dinastia dei Tolomei che costruirono sull'isola una grande torre sulla cui sommità splendeva perennemente un fuoco per guidare i marinai all'imboccatura del porto.
La torre, opera dell'architetto Sostrato, era considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo anche per uno specchio opportunamente collocato che proiettava la luce a grande distanza. Da questa torre e dal nome dell'isola derivò il nome "faro" che designa quel genere di costruzioni.


Riferimenti letteratura:
  • Cesare - La guerra civile
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Plutarco - Alessandro e Cesare



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