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Basilica di Sant'Apollinare in Classe Ravenna



Situata a circa deici chilometri dal centro di Ravenna al n. 224 della via Romea Sud, la Basilica di Sant'Apollinare in Classe risale al VI secolo.
La sua costruzione fu promossa dal vescovo Ursicino e finanziata dal banchiere Giuliano Argentario, la consacrazione fu celebrata nel 549 da Massimiano, primo arcivescovo di Ravenna.
La città era stata di recente conquistata dai Bizantini che negli anni successivi la dichiararono Arcidiocesi e capitale dell'Esarcato d'Italia.
Sant'Apollinare, al quale la basilica è dedicata, fu il primo vescovo di Ravenna, visse e subì il martirio nel terzo secolo.
Nel IX secolo fu costruito il campanile cilindrico, nel XVI secolo la basilica venne espoliata dei marmi dell'interno a vantaggio del Tempio Malatestiano di Rimini, mentre i monaci camaldolesi l'abbandonavano trasferendosi in città.
La facciata è preceduta da un nartece che è quanto rimane di un quadriportico non più esistente. La basilica è a tre navate divise da ventiquattro colonne in marmo, con abside poligonale.
Il catino absidale è decorato da importanti mosaici del sesto secolo.
Nella parte superiore del catino i mosaici rappresentano un cielo stellato con al centro una croce gemmata. La parte inferiore è costituita da un verde paesaggio agreste al centro del quale si trova Sant'Apollinare che prega per i fedeli della sua chiesa, qui simboleggiati da dodici agnelli.
Più recenti i mosaici laterali (VII secolo) con scene bibliche e quelli dell'arco trionfale realizzate in fasi successive fino al XII secolo.
Nel 1196 la Basilica di Sant'Apollinare in Classe è stata inserita dall'Unesco nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità.


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