Figlio del fratello di Cicerone, fu inizialmente sostenitore di Cesare e di Antonio, quindi passò ad Ottaviano.
Nella Terza Filippica Cicerone afferma che Antonio ingiuriò il nipote senza rendersi conto che accuisandolo di aver abbandonato la sua causa testimonia che il giovane si è rifiutato di prendere parte alle sue nefandezze.
Dalle lettere di Cicerone tuttavia si evince che Quinto causò molte preoccupazioni ai suoi familiari.

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Riferimenti letteratura:

Cicerone - Filippiche

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