4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Circeo



Promontorio sul Mar Tirreno, all'estremità settentrionale del Golfo di Gaeta, circondato dalla Pianura Pontina, nel Lazio in provincia di Latina.
L'altezza massima è di 541 m.s.l.m. Ai piedi del promontorio si trova il centro di San Felice al Circeo, con il suo porto turistico.
Nel 1934, ai fini di tutela ambientale dopo la bonifica delle Paludi Pontine, fu istituito il Parco Nazionale del Circeo che comprende la zona fra Anzio e Terracina.
Promontorio del Circeo

Storia
Le grotte della zona e i fondali marini hanno restituito molti reperti archeologici che comprendono anche testimonianze della presenza nella zona dell'uomo di Neanderthal.
Secondo una tradizione ricordata da Dionisio di Alicarnasso la città di Circei fu fondata da Arunte figlio di Tarquinio il Superbo.
Nei secoli successivi il Circeo fece parte della terra dei Volsci, popolo che fu a lungo in guerra con i Romani e fu da questi sconfitto all'inizio del IV secolo a.C., non senza che i tentativi di ribellione al dominio romano continuassero fin oltre il 340 a.C.
In età imperiale il Circeo fece parte di un'area residenziale di alto livello con ville di romani illustri e degli stessi imperatori.
Pochissime le notizia riguardanti il Circeo durante il Medioevo. Il promontorio fu probabilmente interessato dagli scontri fra i pirati saraceni e la marina del papa Giovanni VIII o della Repubblica di Amalfi.
Nell'XI secolo fu costruita la fortezza del Circeo che fu a lungo contesa fra Terracina e Gaeta.
Nel 1323 il Circeo dopo un periodo di occupazioni da parte della Chiesa e di varie famiglie nobiliari passò alla famiglia dei Caetani e nel 1332 Giovanni d'Angiò lo assegnava ufficialmente in feudo alla stessa famiglia.
Nel 1499 il papa Alessandro VI fece uccidere Giacomo Caetani e il Circeo passò a Lucrezia Borgia. Tornò ai Caetani nel 1506 per volere di Giulio II.
Nel 1713 il feudo fu venduto ai Ruspoli, quindi passò agli Orsini e dal 1720 tornò alla Chiesa che lo tenne fino all'unità d'Italia.

Mitologia

In quanto dimora mitica di Circe, figlia del Sole maga e veggente, il Circeo ricorre in grandi opere della poesia antica.
Nell'Odissea Circe ospita Ulisse ma tramuta i suoi compagni in maiali con un incantesimo.
Ulisse vince l'incantesimo con l'aiuto di Ermes. Omero pone Circe nell'isola di Eea (Colchide?), secondo tradizioni più recenti abita invece nel promontorio Circeo ed ha da Ulisse due figli: Agrio e Latino, eroe eponimo dei Latini.
Nell'Eneide si accenna a Circe ed alle sue arti magiche all'inizio del settimo libro quando la flotta troiana, lasciata Gaeta, costeggia il promontorio del Circeo.
Si ricorda la dimora della maga circondata da boschi tenebrosi e soprattutto il suo serraglio di maiali, orsi e belve feroci che furono uomini prima di essere tramutati dalle pozioni della maga.
Nelle Metamorfosi di Ovidio si rivolge a Circe il dio marino Glauco per avere un filtro che faccia innamorare di lui la bella Scilla, ma Circe è a sua volta invaghita di Glauco ed infetta con i suoi veleni la spiaggia praticata da Scilla che viene trasformata in un mostro. Scilla si vendica uccidendo parte dei compagni di Ulisse prima di divenire la roccia che ancora sovrasta lo stretto.


Riferimenti letteratura:
  • Odissea
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale



  • Indice sezione