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Lega Cattolica francese



Nella seconda metà del sedicesimo secolo era forte in Francia la tensione fra cattolici e protestanti e in molti centri esistevano gruppi più o meno organizzati di cattolici che si proponevano di difendere il loro credo e la Chiesa eliminando il protestantesimo.
Le varie componenti di questo movimento furono riunite con l'istituzione della Lega Cattolica avvenuta a Parigi nel 1576 per iniziativa del duca Enrico di Guisa, con l'approvazione della regina Caterina de' Medici, del re di Spagna Filippo II e del papa Sisto V.
Nel 1577 si giunse a un compromesso con la cosiddetta pace di Bergerac che con varie concessioni ai protestanti inaugurò un periodo di relativa calma durato fino al 1584 quando Enrico di Navarra, protestante, fu designato come successore del re di Francia.
Il 31 marzo 1585 la Lega venne ricostituita e pubblicò un proclama con il quale dichiarava il suo programma che tendeva ad affermare il controllo degli Stati Generali sull'operato del re e il 7 luglio 1585 Enrico III sottoscrisse il trattato di Nemours riconoscendo ufficialmente la Lega Cattolica e revocando qualsiasi concessione fatta in precedenza ai protestanti.
La situazione continuò tuttavia a farsi più pericolosa anche per effetto di una parte estremista del movimento cattolico che operava in segreto. Il 12 maggio 1588 Parigi insorse e Enrico III fuggì a Chartres. Trovando gli Stati Generali favorevoli alla Lega, il re decise di eliminare il duca di Guisa e lo fece assassinare il 23 dicembre 1588, nei mesi successivi fece arrestare e spesso giustiziare i suoi principali collaboratori. Tutto questo provocò la sollevazione della città controllata dalla Lega e l'assassinio di Enrico III il 2 agosto 1589.
La Lega Cattolica si oppose alla successione di Enrico di Navarra e benché stesse perdendo energie e consenso riuscì a resistere fino all'abiura del nuovo re che salì al trono il 27 febbraio 1594 come Enrico IV.
Poco dopo gli ultimi esponenti della Lega furono sconfitti in Borgogna.


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