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Gorgia da Lentini - Sul rapimento di Elena
Voce fuori dal coro, l'autore intende difendere
Elena
facendo cessare le ingiuste accuse che le vengono mosse.
Nata da
Leda
,
Elena
ebbe per padre apparente
Tindaro
, il più potente degli uomini, ma il suo vero padre fu
Zeus
signore di ogni cosa. Era dotata di divina bellezza e si innamorarono di lei gli uomini più ricchi e gli eroi più valorosi, chi infine la sposò è cosa ben nota. Quanto al suo rapimento esso fu voluto dalla fortuna o da un dio e non poteva, in quanto mortale,
Elena
opporsi. Il colpevole che la rapì merita di essere disonorato dalle leggi, accusato, castigato, mentre la vittima, privata della patria e degli amici può soltanto essere compatita.
Se
Elena
fu convinta dall'eloquenza del suo rapitore a seguirlo deve essere compresa perché il potere persuasivo dell'eloquenza può essere grandissimo e può avere facilmente ragione delle difese di una mente giovane che si lasci facilmente impressionare.
Se, ancora,
Elena
fu presa da irrefrenabile amore all'improvvisa vista di
Paride
, si potrà pensare che l'amore sia un dio e quindi irresistibile per gli umani, o che sia una malattia, in ogni caso non una colpa.
Gorgia
afferma di aver composto questa orazione per contrastare un'opinione ingiusta ma molto diffusa, rendere giustizia a
Elena
e provare il diletto di parlarne.
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