Nel capitolo 28 del primo libro della sua opera Pausania parla della parte più antica delle mura che circondavano l'Acropoli di Atene la cui costruzione veniva attribuita ai Pelasgi e fa riferimento a due personaggi di origine sicula di nome Agrola e Iperbio. A causa di guasti nel testo tramandato l'interpretazione del passo riguardante questi due individui è rimasta dubbia, secondo alcuni si tratterebbe degli architetti progettisti delle mura suddette (A. Mazzoldi, Delle origini italiche ... II, 26), secondo altri (G.B.F. Raggio, Discorso Secondo, VII,2) il nesso è invece andato perduto per una lacuna e comunque Agrola e Iperbio non ebbero a che fare con le mura ateniesi, Pausania del resto conclude dicendo che i due si trasferirono in Acarnania.

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Riferimenti letteratura:

Pausania - Descrizione della Grecia

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