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Calgaco



Capo del popolo dei Caledoni, comandò i suoi nella battaglia del Monte Graupio combattuta in una data che non conosciamo con certezza fra l'83 e l'84 d.C. contro le truppe di Gneo Giulio Agricola.
Anche il luogo della battaglia non è stato individuato ma si trattava certamente di una località dell'attuale Scozia, probabilmente nelle Highland.
Calgaco, che disponeva di trentamila uomini, fu sconfitto dai Romani che erano circa ventimila ma potevano contare su organizzazione e esperienza militare ben superiori a quelle dei Caledoni. Lo scontro si inquadra nella campagna di Agricola che durante gli anni del suo governo spostò il confine romano più a nord fino a penetrare profondamente nella Caledonia i cui abitanti, che per molto tempo avevano evitato di misurarsi con i Romani, in questa occasione vi furono costretti.
Di Calgaco parla solo Tacito nella biografia di suo suocero Agricola facendogli pronunciare un famoso discorso rivolto ai combattenti contro l'imperialismo romano, un discorso che probabilmente non fu espressione del capo caledone ma di una corrente di pensiero esistente nell'ambiente politico romano e condiviso dallo storico.
Non conosciamo il destino di Calgaco dopo la battaglia, non sappiamo se cadde combattendo o se fu uno dei sopravvissuti che prima di fuggire incendiarono la proprie case per non lasciarle agli invasori.
Da questa vittoria Roma trasse modesti vantaggi perché Agricola fu richiamato (secondo Tacito per la gelosia di Domiziano) e sotto il suo successore Sallustio Lucullo i Caledoni riguadagnarono terreno.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Agricola




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