La Consegna delle Chiavi è un affresco realizzato fra il 1481 e il 1482 da Pietro Perugino e aiuti nella Cappella Sistina su commissione di papa Sisto IV.
L'affresco fa parte delle scene della vita di Gesù dipinte nel registro mediano delle pareti laterali della cappella, si trova sulla parete a destra di chi guarda verso l'altare (parete nord) ed è la quinta scena a partire dall'altare stesso. Le sue dimensioni sono di 335x550 cm.
Parteciparono alla realizzazione dell'opera il Pinturicchio, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta.
Nella cappella il Perugino dipinse anche il Battesimo di Cristo e il Viaggio di Mosè in Egitto, ebbe inoltre la responsabilità di coordinare il lavoro dell'intero gruppo di artisti impegnati nella decorazione delle pareti.

La Consegna delle Chiavi rappresenta la scena in cui Gesù Cristo consegna a San Pietro le chiavi della Chiesa (Traditio Clavium) come in Matteo 16, 18-19.
In primo piano sono le fignure di Gesù Cristo e di San Pietro inginocchiato. Una delle due grosse chiavi che Gesù consegna a Pietro è in oro per rappresentare il potere spirituale della Chiesa, l'altra è in argento e rappresenta il potere temporale.
Ai lati dei protagonisti, alla stessa altezza sono diversi personaggi fra cui l'apostolo Giovanni (il primo alla destra di Pietro) e Giuda (di spalle al'estrema sinistra dell'affresco): Alcuni personaggi ritraggono persone reali del tempo dell'autore (vedi sotto).
Più in alto, in modo che appaia più indietro a chi guarda, si trova un grande edificio sormontato da una cupola che rappresenta simbolicamente il Tempio di Gerusalemme, ai lati del quale è riprodotto due volte l'Arco di Costantino. L'effetto prospettico è rafforzato dalle righe che ripartiscono in quadrati il pavimento.
Tra il personaggi in primo piano e gli edifici sono dipinte due scene attribuite al Pinturicchio: la risposta ai Farisei (Date a Cesare quel che è di Cesare) e i Giudei che tentano di lapidare Gesù perché si è dichiarato Figlio di Dio.

Personaggi reali rappresentati nell'affresco: Alfonso di Calabria, Pietro Perugino, gli architetti Dolci e Pontelli, lo scultore Andrea Bregno, Pinturicchio, Bartolomeo della Gatta