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Filosseno di Citera



Poeta greco nato a Citera nel 435 a.C., fu autore di ditirambi (almeno venticinque) e stando alla Suda di un poema sugli Eacidi.
Di lui ci restano soltanto frammenti. In uno dei ditirambi raccontava l'infelice amore di Polifemo per Galatea.
Catturato nel 426 a.C. dagli Ateniesi che conquistarono l'isola di Citera, Filosseno divenne schiavo e in seguito allievo del poeta Melanippide.
Trascorse parte della vita a Siracusa dalla corte di Dionisio il Vecchio, tentò di sedurre l'amante del tiranno e criticò i suoi componimenti poetici, comportamenti per i quali fu imprigionato. Diodoro Siculo racconta che dopo un periodo di prigionia fu richiamato da Dionisio che gli chiese nuovamente un parere sulle sue composizioni, senza rispondere Filosseno chiamò le guardie e chiese di essere ricondotto in prigione.
Evase e viaggiò a lungo in Italia e in Grecia fino a morire a Efeso nel 380 a.C.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Pausania - Descrizione della Grecia




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