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Sibilla Cumana



Sacerdotessa del tempio di Apollo a Cuma, pronunciava oracoli più o meno comprensibili in stato di trance. Nel catalogo delle Sibille compilato da Varrone e tramandato da Lattanzio, la Cumana è al settimo posto.
Le vengono attribuiti dalle fonti diversi nomi: Amaltea, Demofile, Erofile, del resto è ovvio che nei secoli il ruolo di profetessa del tempio di Cuma fu ricoperto da diverse persone.
La prima leggenda che parla della Sibilla Cumana è quella dei nove libri che una donna misteriosa offrì a Tarquinio Prisco. Per due volte il re rifiutò e per due volte la sibilla ne bruciò tre offrendo ancora i libri superstiti a Tarquinio senza variare il prezzo richiesto. Infine il re, impressionato dalla donna, acquistò gli ultimi tre che furono detti libri sibillini e custoditi per secoli. Venivano consultati per le decisioni più importanti o in momenti di pericolo.
Nell'Eneide la Sibilla Cumana ha il duplice ruolo di predire il futuro di Enea e di accompagnarlo in visita negli inferi.
Fra le numerose raffigurazioni artistiche della Sibilla Cumana, la più nota è probabilmente quella che fa parte degli affreschi della volta della Cappella Sistina. Michelangelo immaginò la Sibilla come una donna anziana ma molto vigorosa e carismatica. Il suo ritratto è contrapposto a quello del profeta Ezechiele poiché secondo le fonti cattoliche sia la Cumana (Virgilio Ecl. 4), sia Ezechiele preconizzarono la venuta di Gesù Cristo.

Provenienza immagine: dalla rete
Volta della Cappella Sistina - Sibilla Cumana
Di Michelangelo Buonarroti - from en:wiki, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1155058



Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Bucoliche
  • Virgilio - Eneide



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