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Lucio Pinario



Lucio Pinario fu un ufficiale romano nell'esercito del console Marco Claudio Marcello durante le operazioni contro i Cartaginesi in Sicilia nella Seconda Guerra Punica.
Stando a Tito Livio (XXIV, 36) nel 214 a.C., Pinario aveva il comando del nutrito presidio che il console aveva dislocato a Enna. Gli Ennesi si erano spontaneamente alleati ai Romani ma Pinario prudentemente manteneva il presidio in stato di allerta nella fortezza che aveva occupato.
Quando gli Ennesi si lamentarono per la diffidenza dei Romani e chiesero di riavere le chiavi della città e libero accesso alla fortezza Pinario intuì il pericolo e prese tempo dichiarando di non avere l'autorità per decidere in merito e chiedendo di riunire l'assemblea cittadina per discutere sulle richieste prima di inoltrarle al console. Come Pinario aveva compreso, gli Ennesi avevano progettato di passare ai Cartaginesi ai quali intendevano consegnare la città, chiaramente il presidio romano sarebbe stato massacrato dalla cittadinanza o consegnato nelle mani dei nemici per avere un destino ancora peggiore. Concordato un segnale con i suoi soldati, Pinario prese parte all'assemblea e quando cominciarono a nascere disordini tra la folla fece il gesto convenuto scatenando la strage degli Ennesi.
I soldati romani catturarono o uccisero molti cittadini e passarono al saccheggio della città stroncando la defezione prima che avesse inizio. Il console Marcello, quando ne fu informato, approvò l'azione di Pinario giudicandola necessaria in quelle circostante, inoltre la strage degli Ennesi che ben presto sarebbe stata nota in tutta l'isola, costituiva un utile esempio per evitare ulteriori tentativi di ribellione.


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma




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