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Collegio del Cambio Perugia



La corporazione dei cambiavalute o collegio del cambio di Perugia era un'importante istituzione che vigilava sulla correttezza delle attività finanziarie e giudicava le controversie riguardanti la circolazione del denaro e le operazioni di cambio.
Intorno al 1452 il collegio acquistò il diritto di occupare alcuni locali del Palazzo dei Priori per farne la propria sede.
Gli interventi architettonici nei locali furono eseguiti tra il 1452 e il 1457 da Bartoloneo di Mattiolo e Ludovico di Antonibo.

Il Vestibolo
Dalla porta al civico 25 di Corso Vannucci si accede al Vestibolo o Sala dei Legisti, un ambiente arredato con banconi intagliati da Giampietro Zuccari tra il 1615 e il 1621 e con il Banco del Collegio dei Legisti del Cambio. L'apertura sulla destra conduce alla Sala dell'Udienza.

La Sala dell'Udienza
Provenienza immagine: dalla rete
L'Eterno con profeti e sibille

Il locale in cui i funzionari della Corporazione svolgevano la loro attività giudiziaria. E' una sala rettangolare il cui soffitto a volte ogivali forma delle grandi lunette nella parte superiore delle pareti.
L'umanista Francesco Maturanzio, segretario del consiglio dei Decemviri,fu incaricato di stabilire le tematiche delle decorazioni e si ispirò al concetto neoplatonico di armonia raggiungibile applicando l'insegnamento cristiano al pensiero e alle virtù degli antichi.
A realizzare le decorazioni fu chiamato, intorno al 1492, il Perugino che all'epoca era considerato il miglior pittore italiano. Il Perugino si avvalse di una squadra di aiuti della quale pare facesse parte anche Raffaello Sanzio.
A Domenico del Tasso, noto intagliatore, furono affidati gli arredi della sala: eleganti banchi intarsiati disposti lungo le pareti. alla parete di destra il grande banco detto tribunale

Gli affreschi
Provenienza immagine: dalla rete
Trasfigurazione sul Monte Tabor

Le decorazioni della volta sono immagini delle principali divinità pagane divise da grottesche: al centro è Apollo, intorno Saturno, Giove, Marte, Mercurio, Diana, Venere.
Alle pareti Perugino dipinse una figura isolata di Catone che rappresenta la saggezza, nelle cinque grandi lunette, al di sopra dei banchi:
- l'Eterno tra angeli con profeti e sibille: Isaia, Mosè, Daniele, Davide, Geremia, Salomone, Sibilla Eritrea, Persica, Cuana, Libica, Tiburtina, Delfica
- la prudenza e la giustizia con Fabio Massimo, Socrate, Numa Pompilio, Camillo, Pittaco, Traiano
- la fortezza e la temperanza con Lucio Licinio, Leonida, Orazio Coclite, Publio Scipione, Pericle, Cincinnato
- la Trasfigurazione sul Monte Tabor con Mosè e Isaia e gli Apostoli Pietro, Gianni e Giacomo Maggiore, allegoria della Fede
- Natività, o Presepio, il Bambino con Maria, Giuseppe, angeli e pastori
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Cappella di San Giovanni Battista
Accessibile dalla Sala dell'Udienza, la cappell fu completata nel 1509 da Gasperino di Pietro e affrescata da Giannicola di Paolo.
L'altare e i sedili intarsiati sono opera di Antonio da Mercatello.



Riferimenti letteratura:
  • Giorgio Vasari - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti




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