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Marcovaldo di Annweiler



Funzionario tedesco con compiti amministrativi sotto Federico Barbarossa, poi sotto Enrico VI, ebbe da quest'ultimo i titoli di duca di Ravenna, margravio di Ancona e conte di Abruzzo.
Morto Enrico VI, l'imperatice Costanza bandì Marcovaldo dalla Sicilia insieme a tutti gli altri tedeschi che si trovavano nel regno. Marcovaldo tornò in Sicilia nell'ottobre 1199, dopo la morte di Costanza e tentò di avere la reggenza per l'erede Federico II. Da parte sua, Costanza aveva affidato Federico alla tutela del papa Innocenzo III.
Con l'appoggio di Filippo di Svevia, fratello di Enrico VI, fu riconosciuto reggente del regno di Sicilia dai nobili vicini agli Hohenstaufen entrando così in collisione con la politica della Chiesa. Marcovaldo combattè a lungo contro le milizie pontificie impadronendosi di gran parte della Sicilia ma fu sconfitto due volte nel 1200.
L'alleanza con Gualtiero di Palearia gli permise di entrare nel collegio dei familiari. Nel 1201 riuscì a conquistare Palermo e prese in consegna Federico. Ottenne così il controllo del regno di Sicilia ma nel 1202 morì improvvisamente di dissenteria.


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