Console nel 467 a.C. con Tito Emilio.
Era l'unico membro della gens Fabia sopravvissuto alla strage del Cremera (Livio III,1).
Si fece promotore della deduzione di una colonia ad Anzio per soddisfare le richieste di terreni da parte della plebe, richieste favorite dall'atteggiamento filoplebeo del collega.
Di nuovo console nel 465 a.C. tentò senza successo di concludere la pace con gli Equi, quindi si battè con loro insieme al collega Tito Quinzio. Al termine della campagna gli Equi furono sconfitti.
Nel 462 a.C. Quinto Fabio si batté politicamente contro il tribuno Caio Terentilio Arsa che proponeva la composizione di un codice di leggi scritte per limitare il potere dei consoli.
Nel 459 a.C. fu console per la terza volta con Lucio Cornelio Maluginese.
Membro del secondo decemvirato nel 450 a.C.

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Riferimenti letteratura:

Livio - Storia di Roma

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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