Figlio di Erode Antipatro I governatore dell'Idumea incaricato da Alessandro Janneo.
Sostenitore di Giovanni Ircano che combatteva contro il fratello Aristobulo per la successione al regno giudaico, nel 65 a.C. lo convinse ad allearsi con Areta III re di Nabatea e nel 64 a.C. perorò la sua causa di fronte a Pompeo Magno in Celesiria.
Sforzandosi di conquistare la fiducia dei Romani, funse da mediatore fra Scauro e Areta per reintegrare in Egitto Tolomeo Aulete e, pur avendo aiutato Pompeo fino a Farsalo, riuscì a conquistare l'amicizia di Cesare, che era bloccato in Alessandria dalla guerra dinastica egiziana, inviandogli delle truppe.
Cesare apprezzò molto l'aiuto ricevuto e Antipatro fu compensato con la cittadinanza romana e l'amministrazione della Giudea, mentre i suoi figli Fasaele ed Erode furono governatori di Gerusalemme e della Galilea.
Nel 43 a.C. venne assassinato da Malico al quale aveva per due volte salvato la vita.
Ebbe quattro figli: Fasaele, Erode il Grande, Giuseppe e Ferora, ed una figlia, Salomè.

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Riferimenti letteratura:

Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche

Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica

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Vedi anche:

Genealogia degli Erodi

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