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Teodosio Ambrogio Macrobio



Scrittore neo platonico.
Compose un commento in due libri al Somnum Scipionis (libro VI del De Republica di Cicerone), e i Saturnalia, in sette libri, disquisizione letteraria ed antiquaria intorno alla mitologia, a Virgilio ed a vari argomenti culturali, in stile conviviale.

L'attività di Macrobio si svolse a cavallo fra il quarto ed il quinto secolo, epoca del definitivo crollo dell'impero romano ad opera degli invasori.
Dopo il trasferimento della corte imperiale a Ravenna (402) ed il sacco di Roma operato da Alarico nel 410, l'impero è nella massima confusione e la chiesa, nonostante i suoi problemi interni per dissensi ed eresie, viene ad essere la forza politica e spirituale più compatta e vitale dello scenario.
Gli ambienti intellettuali pagani, in questo contesto, esprimono una forte tendenza al recupero della letteratura classica e dei valori estetici e morali antichi.
Tale tendenza trova pratica applicazione nella retorica, nella grammatica e nella storiografia, di carattere - quest'ultima - prevalentemente antiquario.
Nella filisofia prevale il neoplatonismo con Plotino, Porfirio e Giamblico. Questa corrente di pensiero tendeva a superare le differenze di credo per riconoscere un concetto universale di spiritualità .
Le opere di Macrobio abbracciano la grammatica, la letteratura e la filosofia.

Di lui ci sono giunti:
Commentarii in Somnium Scipionis - completi
Saturnaliorum Convivia - mancanti di alcune parti
De differentiis et societatibus graeci latinique verbi - pochi estratti

Estremamente scarsi i dati biografici in nostro possesso, si sa che ricoprì una carica pubblica che gli conferiva l'appellativo di Vir Illustris e si tende a identificarlo con un prefetto d'Italia in carica nel 483. Non se ne conosce neanche la nazionalità; vari indizi individuabili nelle sue opere lasciano tuttavia escludere che fosse italiano, anche l'ipotesi di una sua origine greca non dispone di solido fondamento.
Il figlio Eustatio, a cui sono dedicati il Commento al sogno di Scipione ed i Saturnali è da alcuni identificato con Plotino Eustatio, prefetto di Roma nel 462.
In base a varie considerazioni sul contenuto delle sue opere si può concludere che Macrobio fosse senz'altro pagano, tuttavia lo scrittore non prende mai posizioni combattive contro il Cristianesimo, anzi sembra ignorarlo, forse per accortezza ed amore di tranquillità .




Riferimenti letteratura:
  • Macrobio - Saturnali




  • Indice sezione