Moglie del principe Radamisto figlio del re degli Iberi Farasmane I che aveva spodestato lo zio Mitridate impadronendosi del trono di Armenia ma era stato a sua volta cacciato da Vologese I re dei Parti.
Nel 54 Radamisto riprese il potere ma gli Armeni si ribellarono, cacciandolo. Durante la fuga Zenobia, incinta e esausta, lo pregò di ucciderla per non farla cadere in mano ai ribelli. Radamisto la pugnalò e la gettò nel fiume Arasse ma alcuni pastori la trovarono ancora viva, la curarono e la portarono dal nuovo re Tiridate I che la accolse con cortesia.

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Riferimenti letteratura:

Tacito - Annali

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