Antemio nacque in Galazia intorno al 420 da famiglia patrizia. Il padre era stato magister militum e il nonno materno prefetto del pretorio.
Prima della nomina imperiale ricoprì cariche politiche e militari: comandante in Tracia nel 453 e 454, magister militum dal 454 al 467, console nel 455.
Durante il regno di Leone I imperatore d'Oriente, condusse vittoriosamente una campagna contro gli Ostrogoti in Illiria ed una contro gli Unni.
Nel 467 Leone I lo nominò imperatore d'Occidente; Libio Severo era morto da due mesi e le pressioni dei Vandali rendevano urgente rinforzare le difese e il controllo dell'impero occidentale.
Antemio passò in Italia accompagnato da una considerevole armata, ricevette la conferma dal popolo e dal senato e prese ad organizzare una grande spedizione contro i Vandali in collaborazione con Leone I.
La spedizione si concluse con un grave insuccesso: Genserico distrusse gran parte della flotta romana.
Intanto in Gallia il re visigoto Eurico, approfittando della debolezza e dell'instabilità del controllo romano, stava occupando vasti territori. Antemio cercò l'alleanza dei Burgundi e dei Bretoni ma Eurico seppe cogliere l'occasione per battere disastrosamente le forze romane quando il prefetto della Gallia Arvando venne giustiziato per tradimento. In questi scontri perse la vita anche Antemiolo figlio di Antemio.
Queste sconfitte minarono seriamente l'immagine dell'imperatore che entrò in contrasto con il potente magister militum Ricimero.
La situazione degenerò e nel 472 Ricimero mosse contro Roma per cacciare Antemio, intanto aveva chiamato in Italia il suo protetto Olibrio, marito di Placidia Minore figlia di Valentiniano III.
Ricimero riuscì ad irrompere in città dopo tre mesi di assedio e, sopraffatta la resistenza della guardia dell'imperatore, catturò Antemio e lo fece decapitare.

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Vedi anche:

Cronologia degli Imperatori Romani

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