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Guittone d'Arezzo



Nacque nel 1230 da Viva di Michele, tesoriere del comune di Arezzo.
Appartenente all'aristocrazia guelfa, fu in relazione con Guido Novello da Polenta, il conte Ugolino, Nino Visconti, Cavalcante Cavalcanti, Corso Donati e Aimeric de Narbonne, vicario di Carlo II d'Angiò. Conobbe i maggiori poeti in volgare dell'epoca fra cui Mazzeo di Ricco, Guido Guinizelli, Monte Andrea, Bonaggiunta Orbicciani.
Nel 1263, indignato per la decadenza di Arezzo, andò in esilio volontario. Viaggiò molto e nel 1257-1259 era a Bologna.
Poeta d'amore, nel 1265 si convertì ed entrò nell'ordine dei Milites Beatae Virginis Mariae, detto anche dei "frati gaudenti" per la poca osservanza della regola.
Da una sua canzone (O cari frati miei) si sa che quando prese i voti aveva moglie e tre figli piccoli.
Nel 1293 fece una donazione per la costruzione del convento fiorentino di S. Maria degli Angeli.
Morì nel 1294.
Scrisse, in volgare, canzoni, ballate, sonetti e lettere.
Dopo la conversione compose cinque ballate sacre.


Riferimenti letteratura:
  • Guittone d'Arezzo - Rime





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