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Figli:
  • Glafira
  • Archelao re di Cappadocia



    Re di Cappadocia dal 36 a.C. al 17 d.C.
    Nel 36 a.C. Archelao fu nominato re di Cappadocia da Marcantonio al quale fornì aiuti nella guerra contro i Parti, ma non per la battaglia di Azio.
    Intorno al 22 a.C. fu processato davanti ad Augusto per varie accuse mosse dai suoi sudditi, difeso dal futuro imperatore Tiberio fu assolto e reintegrato.
    Aiutò Tiberio ad insediare sul trono di Armenia suo nipote Tigrane V Erode figlio di sua figlia Glafira e di Alessandro figlio di Erode il Grande.
    Dopo l'8 d.C. Archelao sposò Pitodorida regina del Ponto, vedova di Polemone I, dalla quale non ebbe figli.
    Anni dopo Tiberio, divenuto imperatore, lo fece convocare a Roma dove fu accusato davanti al Senato.
    Non è chiaro quali accuse Tiberio mosse ad Archelao, ma molti autori antichi concordano nel sostenere che il rancore di Tiberio nascesse dal fatto che durante il suo esilio a Rodi non aveva mai avuto una visita o un atto d'onore da parte di Archelao.
    Tacito spiega questo comportamento con il timore che Archelao poteva avere di Caio Cesare, allora molto potente (in particolare sui territori orientali) ed implicito rivale di Tiberio.
    Archelao morì in carcere poco dopo la convocazione a Roma, forse suicida. La Cappadocia divenne provincia romana.


    Riferimenti letteratura:
  • Svetonio - Vite dei Cesari
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Tacito - Annali
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche


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