Anticamente una divinità legata al culto dei morti in Egitto, rappresentata con aspetto di sciacallo.
Nel periodo ellenistico viene identificata con Hermes (Hermanubis).
Importante nel culto delle divinità egizie a Delo, era adorato anche in un tiaso di Smirne.
In epoca romana è talora rappresentato come un soldato con la corazza.
In una versione del mito tramandata da Plutarco, Neftys si unisce a Osiride facendogli credere di essere Iside. Da questo connubio nacque Anubi che fu esposto da Neftys per timore del marito Tifone. Iside lo salvò, lo allevò come figlio suo e ne fece il fedele guardiano degli dei.

---

Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Luciano di Samosata - Dialoghi marini, degli dei e delle cortigiane

Plutarco - Iside e Osiride

---