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Tiridate IV - Tiridate I d'Armenia



Fratello del re dei Parti Vologese I che nel 54 d.C. gli affidò l'Armenia dopo averla tolta al controllo di Farasmane e del figlio di questi Radamisto, contrastando in questo modo la politica romana della regione.
In un primo momento, comunque, i Romani evitarono la guerra con i Parti o almeno la differirono senza compiere interventi decisivi. Nel 58 tuttavia, facendosi la situazione sempre più tesa, Nerone incaricò Corbulone di risolverla.
La prima preoccupazione di Corbulone fu quella di rinvigorire le truppe che nel lungo periodo di inazione avevano allentato la disciplina.
Il generale trattenne i soldati nel campo per un durissimo inverno punendo con la morte ogni tentativo di diserzione.
A primavera i Romani iniziarono le azioni militari e registrarono un primo insuccesso. Tiridate ne approfittò per spargere confusione nel paese con frequenti azioni di guerriglia, ma Corbulone riuscì a tenergli testa e, con l'aiuto del re alleato Antioco di Commagene, ridusse l'avversario a cercare la via della trattativa.
Corbulone accettò di incontrare Tiridate ma quando si rese conto che si trattava di una trappola riprese violentemente le ostilità contro i luogi fortificati dell'Armenia riuscendo rapidamente a conquistare la capitale Artassata.
Tiridate fu definitivamente sconfitto nel 60 d.C. e venne sostituito, per volontà di Nerone, da un Tigrane nipote di Archelao di Cappadocia che era stato educato a Roma.
Nel 62 d.C. Vologese riuscì a riprendere l'Armenia e nel 63 firmò un trattato di pace con i Romani con il quale Tiridate venne ripristinato sul trono.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Annali
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche



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