Moglie del patriarca Abramo era anche sua sorellastra in quanto figlia dello stesso padre, Terah, ma non della stessa madre come si legge in Genesi 20.12.
Essendo sterile offrì ad Abramo la propria schiava Agar per concepire un figlio, ne nacque Ismaele ma Agar inorgoglì e Sara volle che fosse scacciata.
In Egitto ed in Palestina Abramo finge che Sara sia sua sorella e non sua moglie, nel primo caso il Faraone, nel secondo il re Abimelech tentano di sedurla ma l'indignato intervento divino fa sempre in modo che Sara ritorni dal consorte.
Quando Abramo aveva novantanove anni Dio accolse le sue preghiere e consentì che nascesse un figlio da Sara che ne aveva novanta ed era sempre stata sterile. Nacque Isacco che rischiò di essere immolato per comprovare la fede di Abramo.
Sara morì all'età di centoventisette anni e fu sepolta nel campo di Macpela in Hebron.
In origine il nome era Sarai che probabilmente significava polemica o bisbetica, mentre il nome Sara, ottenuto insieme alla fertilità, significa "Signora".
La Chiesa cattolica la considera santa e celebra la sua memoria il 19 agosto.

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Riferimenti letteratura:

Bibbia

Bibbia - Genesi

Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche

Giovanni Zonara - Storia del mondo

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