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Riferimenti Genealogici

Genitori:
  • Manoch

  • Sansone



    Figlio di Manoch, della Tribu di Dan, giudice di Israele.

    Il testo che segue è tratto dalla nostra sintesi di Antichità Giudaiche di Giuseppe Flavio
    Sansone conquistò grande fama per la sua forza (una volta uccise un leone a mani nude) e si fidanzò con una ragazza palestinese.
    Sansone era molto temuto nella città della sua fidanzata dove fu attorniato da una trentina di compagni che, in realtà, avevano il compito di sorvegliarlo.
    Sansone, per un secondario episodio, comprese l'inganno, lasciò la ragazza e giurò vendetta contro i Palestinesi.
    Così egli cominciò a devastare i campi dei Palestinesi e ad uccidere molti di loro.
    I Palestinesi iniziarono delle rappresaglie sugli Ebrei che finirono per arrestare Sansone e consegnarlo ai suoi nemici, ma Sansone riuscì a liberarsi e a fuggire, uccidendo ancora altri Palestinesi.
    Quindi si trasferì a Gaza ma anche in questa città gli abitanti cercarono di catturarlo ed egli dovette di nuovo fuggire riparando sulle colline.
    Più avanti Sansone si innamorò di una prostituta palestinese di nome Dalila. Per ordine dei capi del suo popolo, Dalila usò tutte le sue arti di seduzione per scoprire il segreto della forza di Sansone ma egli, accortamente, più volte la ingannò riuscendo sempre a salvarsi dalle insidie dei Palestinesi. Alla fine, ubriaco, Sansone confidò a Dalila il segreto: la sua forza era legata alla folta chioma che, per ordine di Dio, aveva curato fin dall'infanzia e non aveva mai tagliato. Ovvimanete Dalila tagliò i capelli di Sansone mentre questi dormiva e i Palestinesi riuscirono facilmente a catturare l'eroe, lo accecarono e lo chiusero in prigione.
    Passò del tempo ed i capelli del prigioniero ricrebbero.
    Quando, durante una festa dei Palestinesi, egli fu condotto in pubblico per essere deriso dalla folla, aveva ormai riacquistato forza sufficiente per svellere le colonne del tempio facendolo crollare. Morirono così tutti gli astanti, oltre tremila persone e nel crollo morì anche Sansone, che era stato giudice degli Ebrei per vent'anni.


    Riferimenti letteratura:
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
  • Agostino di Ippona - La città di Dio


    Vedi anche:
  • Giudici di Israele





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