Membro di una grande famiglia gallo-romana, sposo di una donna di ricca famiglia consolare e uomo di rinomata eloquenza.
Si convertì a una vita di ascesi rimanendo pur sempre letterato ed epigono di Ausonio; ammirava le prove eroiche dei monaci del deserto ma era lontano dal loro estremo ascetimo.
Abbiamo notizie della vita di Sulpicio dalla corrispondenza tenuta con Paolino di Nola, che ci fornisce dati storici su fatti concreti ed informazioni sul carattere di Sulpicio.
Nacque nel 363 in Aquitania, studiò a Bordeaux presso Ausonio (forse) dove conobbe Paolino, valente oratore e poi avvocato che nel 395 fu vescovo di Nola e dal 393 si era convertito alla vita ascetica. La conversione di Sulpicio fu dovuta ad un'ispirazione improvvisa; egli liquidò parte del suo patrimonio seguendo l'esempio di Paolino ma fu influenzato anche dalla suocera Bassula, adepta dell'ascetismo e ammiratrice di Martino di Tours.
Dopo la morte di sua moglie Sulpicio prese una decisione definitiva, e fu l'ammirazione per la personalità di Martino a dare all'ascetismo di Sulpicio una forma particolare.
Scrisse la Vita Martini nel 397. Visse nella tenuta di Primuliacum una esistenza 'monastica' e qui scrisse la Vita. Ma il genere di vita che si praticava a Primuliacum era molto lontana dagli ideali di Martino ed ancora di più da quelli dei padri del deserto. Le abitazioni erano ancora le stesse dell'aristocrazia gallo-romana. Era in definitiva un uomo di lettere che convertitosi all'ascetismo non aveva saputo rinunciare ad una vita elegante e confortevole.
La Vita Martini scritta da Sulpicio Severo è più che una narrazione storica dei fatti, una antologia di fatti meravigliosi attinti dalla Vita Antonii e attribuiti al vescovo di Tours a scopi apologetici.
Sulpicio vuole dimostrare che anche l'Occidente ha i suoi asceti-eroi. Scrisse in onore di Martino anche i Dialoghi. Fu autore inoltre di una Chronica, opera storica fino al quarto secolo.

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Riferimenti letteratura:

Sulpicio Severo - Vita di Martino

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