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Corso Donati



Nato a Firenze intorno al 1250, figlio di Simone Donati e fratello di Forese e di Piccarda.
Detto "il Barone", fu capo della fazione dei guelfi neri. Esiliato da Firenze nel 1300, si recò a Roma dove procurò a se stesso e al suo partito l'appoggio di Bonifacio VIII, fu infatti con l'aiuto del papa che tornò a Firenze già nel 1301 e riprese la sua attività politica.
I bianchi furono banditi e Corso cospirò per prendere il controllo di Firenze in due occasioni, nel 1304 e nel 1308, ma la seconda volta fu accusato di tradimento e costretto a fuggire. Fu inseguito dagli armigeri al servizio del comune, durante la fuga cadde dal cavallo e fu colpito a morte da uno degli inseguitori.
Dante non nomina Corso Donati nella Divina Commedia ma allude alla sua fine nel XXIV canto del Purgatorio, durante l'incontro con Forese Donati.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Purgatorio





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