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Beatrice Portinari



Figlia del banchiere Folco Portinari, visse a Firenze abitando nel quartiere dove si trovava la casa di Dante Alighieri. Nacque probabilmente nel 1266 essendo di un anno più giovane di Dante.
Ancora molto giovane sposò Simone de' Bardi, un altro banchiere.
Beatrice morì l'8 giugno 1290, probabilmente di parto.
Secondo una tradizione sarebbe sepolta nella chiesa di Santa Margherita de' Cerchi ma è più probabile che le sue spoglie si trovino nel sepolcro dei Bardi nella Basilica di Santa Croce.

Beatrice nella Vita Nova

A Beatrice Dante dedico la Vita Nova nalla quale l'Autore commenta in prosa alcuni componimenti poetici. Nella Vita Nova Dante racconta di aver visto per la prima volta Beatrice quando aveva solo nove anni. Dante tralascia di raccontare le sue pene amorose iniziate da quella prima visione e passa direttamente alla seconda apparizione dell'"angiola giovanissima". Sono trascorsi nove anni quando Dante sconge Beatrice camminare fra due gentildonne più anziane: Beatrice volge lo sguardo verso di lui e lo saluta con ineffabile cortesia.
Per nascondere i suoi sentimenti Dante scelse una donna-schermo alla quale rivolgere i suoi versi, ma la donna-schermo partì da Firenze. Dante ne scelse un'altra ma questa volta ne nacquero dicerie disdicevoli e Beatrice gli tolse il saluto.
Invitato ad un banchetto nuziale, Dante vi incontra Beatrice e per l'emozione viene colto da un malore e deriso dalle donne presenti, compresa Beatrice.
La Vita Nova prosegue descrivendo l'amore di Dante per Beatrice con componimenti spesso indirizzati all'amico Guido Cavalcanti, finché la morte di Beatrice segna un cambiamento improvviso e radicale nella poetica dell'opera. Dante non descrive le circostanze e la causa della morte di Beatrice, ma da voce al suo dolore nella canzone Gli occhi dolenti per la pietà del core.
Una "mirabile visione" che non viene descritta, porta Dante infine alla decisione di non parlare più di Beatrice finché non sarà in grado di dire di lei "quello che non fu detto di alcuna". A questo fine il Poeta dedicherà la sua vita con l'aiuto di Dio e quello di Amore.

Beatrice nella Divina Commedia
Definitivamente angelicata secondo i canoni stilnovistici, nella Divina Commedia Beatrice rappresenta la fede che accompagna il Poeta nel Paradiso, cioè a quella contemplazione del divino dove la Ragione, rappresentata da Virgilio, non può arrivare.
Una prima, indiretta apparizione di Beatrice nell'opera si trova nel secondo canto dell'Inferno quando Virgilio, per infondere coraggio in Dante all'inizio del viaggio, gli racconta come sia stato incaricato proprio da Beatrice di accompagnarlo alla salvezza.
Nel canto XXX del Purgatorio, quando Virgilio ha ormai esaurito il suo compito, Beatrice compare al poeta "vestita di color di fiamma viva". Le sue prima parole per Dante sono di rimprovero per essersi allontanato dalla "diritta via" dopo la morte di lei ed aver ignorato le ispirazioni che lei gli inviava tramite i sogni.
Di qui in avanti Beatrice sarà la guida di Dante attraverso il Paradiso e Dante dirà di lei "quello che non fu detto di alcuna".



Riferimenti letteratura:
  • Dante Alighieri - Vita Nova
  • Dante Alighieri - Convivio
  • Divina Commedia - Inferno
  • Divina Commedia - Paradiso



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