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Annibal Caro



Nacque a Civitanova Marche il 6 giugno 1507.
Completati gli studi a Firenze fu al servizio del prelato Giovanni Gaddi a Roma e a Napoli dove conobbe Bernardino Telesio e Bernardo Tasso.
Dal 1543 al 1547 fu segretario di Pier Luigi Farnese duca di Parma e Piacenza, dopo la morte del duca passò al servizio del cardinale Alessandro Farnese fino al 1563.
Morì il 17 novembre 1566 a Frascati e fu sepolto a Roma nella chiesa di San Lorenzo in Damaso.
Come poeta fu autore della canzone Venite all'ombra de' gran gigli d'oro (in onore dei Valois), di Sonetti e di Rime.
Come traduttore: Eneide, Poetica di Aristotelez/a>, Gli amori pastorali di Dafni e Cloe di Longo Sofista, Lettere a Lucilio di Lucio Anneo Seneca.
Scrisse per il teatro Gli Straccioni.
Le sue Lettere famigliari, inoltre, costituiscono un importante documento sulla cultura del suo tempo.
Fu insignito del titolo di Cavaliere d'onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.


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