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Umberto Saba



Umberto Poli nacque a Trieste il 9 marzo 1883. La discendenza di suo padre Ugo Edoardo Poli da una casata nobiliare veneziana gli procurò la cittadinanza italiana pur appartenendo Trieste all'impero austro-ungarico.
L'infanzia di Umberto fu rattristata dall'assenza del padre, che aveva abbandonato la moglie prima della sua nascita, e dal distacco dall'adorata balia Peppa Sabaz.
Studiò a Trieste quindi all'università di Pisa. Nel 1905 e 1906 abitò a Firenze dove non riuscì a familiarizzare con l'ambiente intellettuale.
Dopo due anni di servizio militare tornò a Trieste dove si sposò ed ebbe una figlia.
Nel 1911 pubblicò a Firenze la prima raccolta di poesie, l'anno successivo si trasferì a Bologna e pubblicò la seconda raccolta. Nel 1915 adotto definitivamente il cognome Saba scelto in omaggio alla sua nutrice peppa Sabaz.
Dopo la guerra, alla quale prese parte con incarichi amministrativi, rilevò una libreria antiquaria che gestì in seguito per molti anni. Nel 1921 pubblicò a proprie spese a Trieste la prima edizione del Canzoniere.
Negli anni successivi, mentre la critica apprezzava sempre di più la sua opera, Saba fu indotto dalle crisi nervose a sottoporsi a una terapia psicoanalitica.
Nel 1939, essendo di madre ebrea, cercò di trasferirsi a Parigi per evitare le leggi razziali, non riuscendovi si nascose per qualche tempo a Roma presso Giuseppe Ungaretti. Trascorse gli anni della seconda guerra mondiale nascondendosi e trasferendosi continuamente con la famiglia, con l'aiuto di Eugenio Montale e di Carlo Levi.
Dopo l'armistizio, costretto a lasciare Trieste, si stabilì di nuovo a Firenze. Nel 1945 uscì a Roma la seconda edizione del Canzoniere con grande successo di critica e nel 1946 Umberto Saba ricevette il Premio Viareggio.
Negli anni cinquanta ebbe prestigiosi riconoscimenti come il Premio Novaro per la poesia dell'Accademia dei Lincei e la laurea in lettere honoris causa dell'università di Roma, ma i suoi disturbi nervosi sempre più gravi lo costrinsero e frequenti ricoveri e all'uso della morfina.
Morì a Gorizia il 25 agosto 1957.

Opere:
- Il Canzoniere ( 1900 - 1921 - 1946)
- Figure e canti (1926)
- Parole (1935)
- Mediterranee (1947)
- Uccelli (1952)


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