Felice Peretti, nato a Grottammare il 13 dicembre 1521.
Francescano,consacrato papa il 1 maggio 1585, successore di Gregorio XIII.
Perseguì con fermezza il programma di mantenere la Chiesa indipendente, restaurò l'ordine nello Stato Pontificio, fissò a settanta il numero dei Cardinali e stabilì le prerogative del Sacro Collegio; intervenne nella lotta fra Enrico IV di Francia, ugonotto, e Filippo II di Spagna, cattolico, per mantenere l'equilibrio politico in Europa.
Fu implacabile nella lotta contro il brigantaggio ricorrendo a metodi estremamente drastici come imprigionare le famiglie dei briganti per costringerli a costituirsi o inviare nelle zone infestate dai briganti mule cariche di cibi avvelenati¹.
Generalmente inflessibile nei costumi e nell'ortodossia si lasciò tentare dal nepotismo, sia pure in modo più discreto rispetto ai papi del secolo precedente¹, conferendo alcune cariche ai parenti, come nel caso di Alessandro Damasceni Peretti, suo pronipote, creato cardinale nel 1585.
Abbellì Roma e tentò il prosciugamento delle paludi pontine.
In poco più di cinque anni (1585-1590) rinnovò profondamente l'urbanistica romana.
Fra i suoi principali interventi, spesso curati da Domenico Fontana, si ricordano: la pavimentazione di tutte le strade del centro di Roma e l'organizzazione di un regolare servizio di smaltimento dei rifiuti, il piano di espansione dell'Esquilino, la sistemazione monumentale dell'area di San Giovanni. Famosi gli interventi di riutilizzazione degli obelischi fra cui lo spostamento dell'obelisco neroniano al centro di Piazza San Pietro.
Nel 1589 spostò l'obelisco che Augusto aveva portato dall'Egitto, dal Circo Massimo a Piazza del Popolo (Domenico Fontana, Obelisco Flaminio).
Morì il 27 agosto 1590, fu suo successore Urbano VII.

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Note:
1. Montanelli Gervaso, L'Italia del Seicento, Cap. I

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Vedi anche:

Cronologia dei Papi ed Antipapi

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