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Matrimoni - Unioni:
  • Jimena Diaz
    Figli:
  • Diego Rodriguez
  • Rodrigo Diaz de Vivar - Cid Campeador



    Rodrigo Diaz conte di Vivar nacque a Quintanilla Vivar, un villaggio nei pressi di Burgos, nel 1043 (ma alcuni studiosi variano questa data fino al 1048), da una nobile famiglia castigliana vicina all'ambiente del re tanto che quando nel 1058 rimase orfano del padre, Rodrigo venne allevato alla corte di Ferdinando I di Castiglia e poi del figlio e successore di questi Sancho II.
    Nel 1063, con il grado di cavaliere, partecipò alla battaglia di Graus contro il re Ramiro I d'Aragona il quale cadde in combattimento. Per il valore dimostrato in questa ed altre occasioni Rodrigo raggiunse rapidamente il sommo comando dell'esercito.
    Fino al 1072 Rodrigo, che intanto aveva avuto l'appellativo di Cid Campeador (Cid=Signore, Campeador=Campione), fu al servizio di Sancho che era militarmente impegnato nel riunificare il regno del padre riprendendo ai fratelli i territori ricevuti in eredità. Combattè contro Alfonso VI re di Leon e contro Garcia re di Galizia.
    Sancho era quasi riuscito nell'intento quando fu assassinato nel 1072 mentre assediava la città di Zamora, signoria di sua sorella Urraca. Alfonso VI riprese il potere nel suo regno, esiliò Garcia e si fece riconoscere re di Castiglia e Leon.
    Inizialmente Rodrigo fu grandemente onorato da Alfonso che gli fece sposare Donna Jimena (o Ximena) Diaz, figlia di un conte delle Asturie, ma quando Rodrigo fu coinvolto in uno scontro con gli abitanti di Toledo alleati con il Leon, i suoi detrattori lo tacciarono di cospirazione e convinsero Alfonso a bandirlo dal regno.
    In esilio, il Cid si pose al servizio del musulmano al-Muqtadir, signore di Saragozza, per il quale combattè una serie di guerre di confine. Riconciliatosi con Alfonso, fra il 1087 ed il 1089 Rodrigo sottomise alcune signorie musulmane e difese la città di Valencia contro i musulmani di Saragozza e contro il conte di Barcellona.
    Nel 1089 non riuscì ad intervenire in tempo nella difesa del castello di Aledo. Alfonso lo condannò di nuovo all'esilio e fece imprigionare la moglie e le figlie che Rodrigo liberò prima di rimettersi al servizio dei Musulmani, era l'anno 1090.
    Nello stesso anno il Cid si scontrò con il conte di Barcellona Raimondo Berengario II, lo sconfisse e lo fece prigioniero. Dopo pochi giorni lo lasciò libero senza riscatto con tutti i suoi soldati, da questo gesto nacque una grande amicizia tanto che più tardi il figlio del conte, Raimondo Berengario III, sposò una figlia di Rodrigo e questi ottenne il protettorato dei territori riconquistati ai Musulmani.
    Nel 1092 Rodrigo tentò una riconciliazione con Alfonso intervenendo in suo aiuto in una campagna militare contro gli Almoravidi, ma non riuscendo nel suo scopo saccheggiò il distretto della Rioja e passò ad assediare Valencia. Nel 1094 occupò la città liberandola dagli Arabi che vennero sconfitti nella battaglia di Cuarte.
    Da allora fino alla morte governò Valencia preoccupandosi di difenderla dai tentativi degli Arabi di riprenderla.
    Contro gli Almoravidi si alleò con Pietro I di Aragona vincendo la battaglia di Bairen del 1097.
    Morì nel 1099 lasciando due figlie, una sposata con Raimondo Berengario III e l'altra con Ramiro di Navarra. L'unico figlio maschio era morto in battaglia nel 1097.
    La moglie Jimena governò Valencia per tre anni ed infine, cedendo ai tentativi arabi di riconquista, incendiò la città e seguì il cugino Alfonso VI portando con se le spoglie di Rodrigo che vennero tumulate a Burgos nella chiesa di San Pietro di Cardeña.


    Riferimenti letteratura:
  • Il Cantare del Cid
  • Romancero del Cid




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