Divinità infernale dei Greci, figlio di Erebo e della Notte, sopra una barca traghetta le anime al di là dello Stige al prezzo di un obolo che si usava porre nella bocca del morto.
Nel Vi libro dell'Eneide il custode ed il nocchiero del fiume infernale Acheronte viene presentato con una descrizione molto simile a quella che ne darà Dante.
Poichè il personaggio non compare in Omero si è ritenuto che Virgilio si sia ispirato a tradizioni etrusche. In particolare alla figura di Charun, uno dei principali demoni dell'oltretomba etrusco.
Nell'inferno dantesco (III canto) Caronte traghetta i dannati oltre l'Acheronte ed esorta Dante ad allontanarsi dal fiume.

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Riferimenti letteratura:

Virgilio - Eneide

Aristofane - Rane

Seneca - Ercole Furioso

Divina Commedia - Inferno

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