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Eugenio II papa



Mancano notizie sulla vita precedente all'elezione di questo pontefice.
Era probabilmente romano, arciprete del titolo di Santa Sabina e già anziano quando fu eletto nell'824 come successore di Pasquale I.
La scelta del papa fu molto sofferta a causa della forte rivalità fra l'aristocrazia ecclesiastica e la nobiltà laica. Pasquale I, poco prima di morire, era stata coinvolto in un'inchiesta sull'assassinio di due dignitari franchi ed aveva giurato la propria estraneità alla vicenda. In generale la corte dell'imperatore franco Ludovico il Pio era allarmata per la continua conflittualità fra le fazioni romane e sostenne la candidatura di Eugenio II che si sapeva vicino al monaco Wala, consigliere dell'imperatore e membro della dinastia carolingia.
Eugenio II fu consacrato nel giugno 824 e Ludovico il Pio inviò subito in Italia il figlio Lotario per condurre un'inchiesta al termine della quale, nel mese di novembre, fu emanata la Constitutio Romana che riorganizzava i rapporti fra Chiesa e potere imperiale ed istituiva la carica di un funzionario franco con sede stabile in Roma e compiti di vigilanza sull'applicazione della Constitutio stessa.
La nuova normativa così emanata consolidava il controllo dell'imperatore sull'elezione del papa e sulla gestione del potere giudiziario. Il pontefice si impegnava con un giuramento scritto a rispettare e far rispettare le norme della Constitutio e quest'obbligo veniva esteso ai successori, garanti il clero ed i nobili di Roma a loro volta impegnati con un giuramento prestato nelle mani di Lotario e di Eugenio II.
Sul finire dell'824 giunsero in Francia ambasciatori dell'imperatore di Bisanzio Michele II per chiedere a Ludovico di intercedere presso il papa sulla questione degli iconoclasti che da alcuni anni avevano ripreso a propagare la propria dottrina nell'impero con la viva opposizione del papato.
Nell'825 si tenne a Parigi un congresso di vescovi patrocinato dall'imperatore ed autorizzato da Eugenio II, per analizzare la questione dal punto di vista dottrinale. Il congresso fornì una proposta di mediazione a Ludovico il Pio che la girò ad Eugenio II dopo averla ulteriormente edulcorata ma il pontefice rimase inflessibile sulla posizione di condanna dell'iconoclastia basata sulle decisioni del secondo concilio di Nicea del 787.
Il 14 e il 15 dicembre 826 Eugenio II presiedette in Roma un concilio che promulgò trentotto canoni riguardanti l'elezione dei vescovi, la disciplina del clero e l'amministrazione dei monasteri e delle chiese private. Inoltre il concilio stabilì che in ogni diocesi si aprissero nuove scuole per lo studio delle lettere e delle arti liberali1.
In sintesi la principale preoccupazione di Eugenio II durante il suo pontificato fu quella di affermare e mantenere la supremazia della Chiesa romana in campo spirituale pur accettando di fare ampie concessioni al potere temporale dei Carolingi.
Eugenio II morì nell'agosto 827, gli successe Valentino.


Riferimenti letteratura:
  • Giuseppe Cappelletti - Storia della Repubblica di Venezia dal suo principio sino al suo fine


    Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi


    Note:
    1. Cesare Cantu - Storia degli Italiani - Libro VI Cap. LXXVI (Volume 3 Pag. 269)


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