Figlio di Pietro I Orseolo, fu il ventiseiesimo doge di Venezia, fu eletto nel 991 succedendo a Menio Tribuno. Svolse un'intensa attività diplomatica migliorando i rapporti con l'impero germanico e con Bisanzio e ricavandone grossi vantaggi per i commerci veneziani che sotto di lui raggiunsero livelli mai toccati in precedenza. Ottone III e Enrico II vollero entrambi essere padrino nella cresima di un figlio del doge.
Pacificò le lotte intestine e lottò contro i pirati dalmati conquistando Dalmazia e Croazia ed assumendo il titolo di duca di quelle regioni.
Nel 1004 al comando della flotta veneziana soccorse Bari assediata dai Saraceni e la liberò combattendo una battaglia durata tre giorni.
La sua accorta diplomazia gli fruttò anche il riconoscimento ufficiale della Repubblica Veneziana da parte del papa Silvestro II.
Morì nel 1008, fu suo successore il figlio Ottone Orseolo.

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Riferimenti letteratura:

Giuseppe Cappelletti - Storia della Repubblica di Venezia dal suo principio sino al suo fine

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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