Quarantaquattresimo doge di Venezia, fu eletto nel 1249 succedendo a Jacopo Tiepolo.
Operò principalmente come diplomatico realizzando una vantaggiosa politica di pace nei confronti di Genova e dello Stato Pontificio.
Evitò di partecipare alla crociata convocata dal re di Francia Luigi IX il Santo per non danneggiare gli scambi commerciali con il sultanato egiziano. Per compensare l'effetto negativo di questa decisione sui rapporti con la Chiesa accettò di installare a Venezia un tribunale dell'inquisizione ma pose come condizione che i membri del tribunale fossero scelti dal doge e non avessero poteri di polizia.
Morì nel 1253 ed il dogato passò a Ranier Zen.

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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