Gli Usipeti erano una popolazione germanica di collocazione incerta. Incalzati dai Suebi (Svevi) tentarono di raggiungere il Reno insieme ai Tencteri per stabilirsi in Gallia.
I due popoli intavolarono trattative con Giulio Cesare ma questi, dopo aver fatto arrestare i loro capi, li attaccò e li sterminò .
Molti anni più tardi (16 a.C.), Usipeti e Sigambri si stabilirono sul Reno sconfiggendo i Romani guidati da Marco Lollio ma nel 12 a.C. ed 11 a.C. furono battuti da Claudio Druso Nerone (fratello di Tiberio) e nell'8 a.C. definitivamente sconfitti da Tiberio che aveva preso il posto di Druso morto l'anno precedente.
Paolo Diacono nella Storia dei Longobardi racconta che gli Usipeti (da lui detti Assipitti) ostacolarono le migrazioni dei Longobardi quando questi, molti secoli prima di giungere in Italia, si spostavano in Europa diretti a sud.
Gli studiosi che identificano gli Assipitti con gli Usipeti ritengono che l'immagine che ne presenta Paolo Diacono sia quella di un popolo compatto e forte, l'episodio raccontato deve essere quindi precedente all'intervento di Tiberio che ridusse gli Usipeti a pochi gruppi divisi che presto furono assorbiti dai Sigambri.

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Riferimenti letteratura:

Dione Cassio - Storia romana

Paolo Diacono - Storia dei Longobardi

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