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Pasquale Malipiero



Nato a Venezia nel 1392, Pasquale Malipiero apparteneva ad una famiglia fra le meno potenti della nobiltà veneziana.
Nel 1414 sposò una giovane della famiglia Dandolo dalla quale ebbe almeno tre figli maschi, tuttavia la sua famiglia si estinse dopo due generazioni.
La gioventù di Malipiero ci è oscura, sappiamo che dal 1429 ricoprì le sue prime cariche pubbliche come provveditore in Dalmazia e Istria.
Nel 1435 fu console a Trani, nel 1437 e 1438 ambasciatore a Genova e nel 1439 ambasciatore a Firenze.
Nel 1440 fu eletto podestà di Verona ma rinunciò per ricoprire la stessa carica a Padova.
Nel 1442 entrò a far parte del senato e poco dopo del Consiglio dei Dieci. Fu eletto doge il 30 ottobre 1457 succedendo a Francesco Foscari che era stato deposto da una settimana e che morì pochi giorni dopo.
Il suo dogato non fu brillante soprattutto a causa della sua stretta dipendenza dalle famiglie rivali dei Foscari che lo avevano appoggiato.
Assegnò il comando delle forze di terra veneziane al condottiero Bartolomeo Colleoni per evitare che venisse assoldato da potenze rivali di Venezia, tuttavia lo scenario del momento e la stessa politica di Malipiero non comportarono la necessità di interventi militari di Colleoni.
Nel 1459 il papa Pio II tentò di organizzare una nuova crociata e si rivolse a Venezia ma le esitazioni e le riserve del doge finirono per vanificare l'iniziativa.
Successivamente Malipiero governò pacificamente fino alla morte avvenuta il 7 maggio 1462. Gli successe Cristoforo Moro.

Vedi anche:
  • Dogi di Venezia


  • Indice sezione