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Guerre Mitridatiche



Il re del Ponto Mitridate VI Eupatore, interrompendo i rapporti amichevoli che da tempo sussistevano fra il suo Paese ed i Romani, prese ad estendere la propria area di influenza politica e militare in Asia Minore fino a provocare l'intervento di Roma.
Ne seguirono tre conflitti, detti Guerre Mitridatiche, che si svolsero fra l' 88 a.C. ed il 63 a.C.


Prima Guerra Mitridatica
Invadendo la provincia d'Asia, Mitridate incontrò il favore degli occupati che erano contrari al governo romano e, attegginadosi a liberatore, riuscì ad estendere la propria popolarità anche in Grecia. Ne nacquero ribellioni e fermenti contro i quali Roma organizzò una spedizione comandata da Lucio Cornelio Silla.
Gaio Mario si oppose alla nomina di Silla e tentò di farla annullare dal Senato ma Silla, fatto senza precedenti, marciò su Roma con le proprie legioni mettendo in fuga Mario ed i suoi sostenitori.
Silla sconfisse Mitridate a Cheronea e ad Orcomeno ma, preoccupato per l'attività dei suoi avversari a Roma, affrettò la fine della guerra stipulando il trattato di Dardano ( 85 a.C. ) con il quale Mitridate usciva dal conflitto subendo soltanto modeste perdite territoriali.


Seconda Guerra Mitridatica
Le ostilità ripresero nell' 83 a.C.
Questa volta il comando romano fu affidato a Lucio Licinio Murena, ufficiale di Silla rimasto in Oriente dopo la fine della prima guerra mitridatica, il quale aveva attaccato Mitridate di propria iniziativa per ragioni pretestuose.
Le operazioni militari romane non ebbero successo, le legioni furono respinte e sconfitte finchè nell' 81 a.C. Silla ordinò a Murena di ritirarsi. Incoraggiato da questi avvenimenti, Mitridate riprese i propri progetti espansionistici.

Terza Guerra Mitridatica
Nel 75 a.C. Nicomede IV, re di Bitinia, morendo lasciò il proprio regno in eredità al popolo romano. Opponendosi al testamento Mitridate provocò il terzo conflitto.
L'invasione della Bitinia ad opera di Mitridate fu bloccata dal generale Lucio Licinio Lucullo che diresse le operazioni dal 75 a.C. al 66 a.C. quando, a seguito di una ribellione delle legioni, dovette cedere il comando a Pompeo Magno.
Pompeo concluse vittoriosamente la campagna nel 63 a.C., Mitridate scese il suicidio ed il Ponto fu annesso alla Bitinia formando una provincia.





Cronologia dei principali eventi

91 a.C. Mitridate VI Eupatore re del Ponto depone Nicomede III re di Bitinia e alleato dei Romani.
91 a.C. Tigrane di Armenia invade la Cappadocia e depone il re Ariobarzane
90 a.C. Nicomede e Ariobarzane vengono temporaneamente restaurati sui rispettivi troni grazie all'intervento romano guidato dal generale Marco Aquilio
89 a.C. Mitridate sconfigge Marco Aquilio, quindi promuove in Grecia la ribellione contro Roma. Massacro dei cittadini romani che si trovano in quelle regioni.
87 a.C. Durante l'estate Silla si porta in Tessaglia con cinque legioni, fra i suoi ufficiali è anche Lucio Lucullo
87 a.C. Durante l'inverno successivo Lucullo viaggia nel Mediterraneo per raccogliere una flotta di alleati della quale poi riceve il comando
87 a.C. Lucio Cornelio Cinna si allea con Caio Mario ed ha il sopravvento sui sostenitori di Silla. Invia in Asia due legioni comandate da Gaio Flavio Fimbria che dobrebbe rimuovere Silla dal comando. Fimbria istiga i soldati ad uccidere Valerio Flacco subentrato nel consolato per la morte di Mario.
87 a.C. Fimbria assedia Mitridate a Pitane, ma Mitridate riesce a fuggire con la flotta a Mitilene. Lucullo rifiuta di aiutare Fimbria a bloccarlo.
86 a.C. Battaglia di Cheronea, Silla sconfigge Archelao generale di Mitridate.
86 a.C. Silla contro le città greche ribelli, il 1 marzo Atene viene espugnata e saccheggiata.
85 a.C. Battaglia di Orcomeno: Silla sbaraglia l'eservito e la cavalleria del Ponto comandati da Archelao.
85 a.C. Mitridate accetta un accordo con Silla (pace di Dardano) impegnandosi a ritrirarsi e versare ai Romani ventimila talenti come indennità di guerra, Lucullo rimane in Asia con l'incarico di incassare l'indennità

83 a.C. Lucio Licinio Murena, rimasto in Oriente con due legioni, attacca il Ponto di propria iniziativa per ragioni pretestuose.
82 a.C. Lucio Licinio Murena oltrepassa il fiume Alis penetrando nel regno di Mitridate e di dedica al saccheggio nonostante il divieto del senato
81 a.C. L'esercito di Mitridate sconfigge Murena costringendolo a ritirarsi sulle montagne della Frigia.
80 a.C. Una nuova campagna espansionistica di Mitridate si conclude con gravi perdite e senza risultati
78 a.C. Morte di Silla. Mitridate convince il genero Tigrane II di Armenia ad invadere la Cappadocia.
78 a.C. Patto di alleanza fra Mitridate e Sertorio.
74 a.C. Muore il re di Bitinia Nicomede IV che lascia il regno al popolo romano.
74 a.C. Mitridate invade la Bitinia mettendo in fuga il governatore Marco Aurelio Cotta e sconfiggendo i Romani nella battaglia di Calcedonia. Lucio Licinio Lucullo assume il comando in Asia e riorganizza le forze romane nella regione.
73 a.C. Lucullo sventa il tentativo di Mitridate di assediare Cizico.
69 a.C. Lucullo espugna Tigranocerta, Mitridate fugge in Armenia.
68 a.C. Defezione delle truppe di Lucullo.
67 a.C. Lucullo viene temporaneamente sostituito da Manio Acilio Glabrione
66 a.C. Pompeo assume il comando e sconfigge Mitridate a Nicopoli.



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