Michele II detto l'Amoriano o il Balbuziente.
Nato nel 770 da una famiglia di contadini di Amorio in Frigia, privo di istruzione, Michele si arruolò nell'esercito dove fece carriera fino alla carica di spartharios (guardia del corpo) del generale Bardanes Tourkos del quale sposò la figlia Tecla.
Nell'803 Bardanes si ribellò all'imperatore Niceforo I ma vedendosi isolato rinunciò al progetto e si ritirò in convento. Michele, che non aveva aderito alla rivolta del suocero, fu premiato da Niceforo con una promozione.
Nell'813 l'imperatore Michele I abdicò e salì al trono Leone V, vecchio amico di Michele. Michele fu elevato al rango di patrizio e nominato capo degli excubitori, cioè della guardia palatina.
Col tempo i rapporti di Michele con l'imperatore si guastarono. Nel dicembre 820 Michele fu arrestato con l'accusa di complotto contro l'imperatore e condannato a morte. Prima della sua esecuzione Leone V fu assassinato e Michele, proclamato imperatore, fu consacrato dal patriarca Teodoro il giorno di Natale 820.
Michele II richiamò dall'esilio gli iconoduli varando una politica di tolleranza senza, tuttavia, ripristinare il culto delle immagini.
Nell'821 si verificò un tentativo di usurpazione da parte del generale Tommaso lo Slavo che si fece proclamare imperatore dai soldati delle regioni orientali, occupò l'Anatolia e assediò Costantinopoli ma venne sconfitto nell'ottobre 823, catturato e giustiziato.
Durante il regno di Michele II gli Arabi conquistarono Creta ed iniziarono l'occupazione della Sicilia. Michele II morì per cause sconosciute nell'ottobre 829 e il trono passò al figlio Teofilo.
Dalla prima moglie Tecla, morta nell'823, ncque soltanto Teofilo, dalla seconda moglie Eufrosina Michele II non ebbe figli.

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Vedi anche:

Cronologia degli Imperatori di Bisanzio

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