Uno dei dodici Apostoli, viene considerato dalla chiesa cattolica cugino di Gesù (figlio di Cleopa, fratello di Giuseppe). I protestanti lo considerano fratello di Gesù, secondogenito di Giuseppe e di Maria e la chiesa ortodossa lo dice fratellastro di Gesù, cioè figlio di un precedente matrimonio di Giuseppe.
E' detto anche Giacomo di Alfeo.
Nacque in Galilea in data ignota e non conosciamo quali fossero la sua occupazione e la sua condizione sociale. Pare avesse fatto il voto religioso dei "nazirei" che non si tagliavano i capelli e non bevevano alcolici e che fosse estremamente pio e dedito a lunghissime preghiere.
L'aggettivo "minore" dipende probabilmente dal suo essere più giovane dell'altro apostolo di nome Giacomo.
I Vangeli non forniscono indicazioni su Giacomo Minore, ad eccezione della sua inclusione nella lista degli Apostoli.
Secondo Girolamo ed Eusebio, subito dopo la morte di Gesù, Giacomo venne nominato vescovo di Gerusalemme. La notizia va intesa nel senso che l'apostolo venne messo a capo della chiesa gerosolimitana in quanto la definizione di vescovo si sviluppò in epoca più tarda.
Negli ultimi anni del terzo decennio d.C., Pietro e Giacomo a Gerusalemme incontrarono Paolo che li definì "colonne della Chiesa". Intorno al 48 d.C. si svolse il Concilio di Gerusalemme per definire se i cristiani non ebrei dovessero osservare la Torah e in quell'occasione fu Giacomo a pronunciare le decisioni finali.
Intorno al 57, quando Paolo giunse per l'ultima volta a Gerusalemme, Giacomo era ancora a capo della Chiesa.
Subì il martirio a Gerusalemme sotto Nerone, fra il 61 ed il 62, per lapidazione.
Giacomo è considerato autore di alcune opere: Lettera di Giacomo, Protovangelo di Giacomo, Prima apocalisse di Giacomo, Seconda apocalisse di Giacomo.
La chiesa cattolica lo festeggia il 3 maggio.

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Riferimenti letteratura:

Vangelo secondo Matteo

Vangelo secondo Marco

Vangelo secondo Luca

Atti degli Apostoli

Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica

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