Citato nell'Eneide (II,262) fra i guerrieri greci nascosti nel ventre del Cavallo di Troia, Acamante era figlio di Teseo e di Fedra, per altre versioni della leggenda figlio di Teseo e di Arianna e fratello di Demofonte, oppure figlio di Demofonte o ancora di Antenore.
In Omero non viene citato.
In Apollodoro viene catturato dai Dioscuri insieme ad Etra ed al fratello Demofonte come rappresaglia per il rapimento di Elena da parte di Teseo e Piritoo.
In Licofrone si legge che Laodice figlia di Priamo gli si offrì spontaneamente e ne nacque Munito che Acamante affidò alla nonna Etra. Ancora Licofrone lo cita come uno dei cinque eroi colonizzatori dell'isola di Cipro.
Da Acamante prendeva il nome la Tribù Acamantide, quinta delle dieci tribù in cui la riforma di Clistene suddivise la popolazione di Atene. Per questo motivo era uno degli eroi eponimi ai quali erano dedicate statue nel Ceramico (Pausania I,V,2)

---

Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Virgilio - Eneide

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Ditti Cretese - Storia della guerra troiana

Pausania - Descrizione della Grecia

Licofrone - Alessandra

Quinto Smirneo - Posthomerica

---