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Pinamonte dei Bonacolsi
Membro di una cospicua famiglia mantovana che da molti anni aveva accesso alle più alte cariche del comune, Pinamonte dei Bonacolsi nacque intorno al
1206
.
Dal
1269
si affermò sulla scena politica di
Mantova
e nel
1272
, ottenendo con l'inganno l'appoggio del conte
Alberto da Casalodi
, riuscì a bandire dalla città tutte le famiglie nobili, i rappresentanti del conte di San Bonifacio e gli stessi Bonacolsi, cacciò quindi il podestà Guido da Correggio dichiarandosi "rettore" insieme al conte Federico di Marcaria.
Consolidò la sua posizione acquistando immobili nel centro cittadino formando una residenza ben difesa, dal
1280
iniziò la costruzione del palazzo Bonacolsi.
Intanto nel
1276
aveva avuto la nomina a "capitano generale perpetuo" e, con l'appoggio dei
Gonzaga
, aveva completato l'espulsione delle famiglie rivali e delle rispettive clientele tanto da ridurre drasticamente la popolazione.
Nel
1291
fu costretto ad abdicare in favore del figlio Bardellone, morì a
Mantova
il 7 ottobre
1293
.
Dante
lo ricorda per aver convinto
Alberto da Casalodi
ad assecondare le sue manovre. (Inf. XX 95-96)
Riferimenti letteratura:
Divina Commedia - Inferno
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