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Palestrina



Comune del Lazio in provincia di Roma corrispondente all'antica Preneste, situato lungo la via Prenestina sui monti Prenestini a 450 m.s.l.m. fra i fiumi Aniene e Sacco.
Il territorio comunale ha una superficie di 46,85 kmq e confina con i comuni di Artena, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Labico, Rocca di Cave, Rocca Priora, Roma, San Cesareo, Valmontone, Zagarolo.
La popolazione è di circa 22.000 abitanti.

Mitologia
Secondo il mito la città di Preneste fu fondata da Telegono figlio di Ulisse e di Circe. In un'altra versione, ripresa da Virgilio, il fondatore era Ceculo figlio di Vulcano che nell'Eneide combatte contro i Troiani a fianco dei Latini. Infine Solino parla di un fondatore di nome Preneste figlio di Latino.

Storia
In origine colonia latina, faceva parte delle città confederate nella Lega Latina presieduta da Alba.
La città fu conquistata dai Romani nel 499 a.C. consoli Tito Ebuzio e Caio Vetusio.
Livio racconta che Preneste si ribellò nel 382 a.C. approfittando dei tumulti della plebe romana e che fu sconfitta nel 380 a.C. da Tito Quinzio Cincinnato che sequestrò una statua di Giove Imperatore.
Nel 198 a.C. Preneste aderì ad un'altra rivolta antiromana che venne domata dal pretore Lucio Cornelio Lentulo.
Nel II secolo a.C. la città conobbe una notevole espansione e fu arricchita con un forno e con il grande Santuario della Fortuna Primigenia, nel 90 a.C. i suoi cittadini ottennero la cittadinanza romana.
Durante la guerra civile i Prenestini parteggiarono per Mario e diedero rifugio a Mario il Giovane. Quinto Lucrezio Ofella, lugotenente di Silla, assediò Preneste e, promettendo l'incolumità, convinse i cittadini ad aprire le porte e a consegnargli il corpo di Mario il Giovane che era morto forse suicida. Violando la promessa Ofella fece giustiziare tutti i cittadini che avevano aiutato Mario il Giovane.


La Fibula Prenestina
Nel 1876 fu ritrovata in una tomba della necropoli di Preneste una fibula in oro recante un'iscrizione in latino arcaico: Manio mi ha fatto/donato per Numerio.
Sull'autenticità del reperto, si sono pronunciati molti studiosi. Il parere più recente, basato su sofisticate tecniche di laboratorio è stato espresso nel 2011 dai ricercatori del CNR ed è un parere positivo. La fibula risalirebbe al VII secolo a.C.
Un resoconto dettagliato sulla vicenda è disponibile in questa pagina (archiviata in Internet Archive il 14 aprile 2022).


Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide
  • Livio - Storia di Roma
  • Velleio Patercolo - Storia romana
  • Appiano di Alessandria - Le guerre civili dei Romani
  • Plutarco - Vite di Lisandro e Silla
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Divina Commedia - Inferno
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica




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