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Fiume Liri



Fiume dell'Italia Centro Meridionale, scorre per 120 km. prima di unirsi al Gari formando il Garigliano, che ha un ulteriore percorso di 38 km., il bacino complessivo è di circa 5000 kmq.
Nella Valle del Liri si svolsro combattimenti tra Romani e Italici nel corso delle guerre sociali (91-88 a.C.)


Il percorso (testo tratto da Wikipedia):
Nasce in Abruzzo nei pressi di Cappadocia dal Monte Camiciola (m. 1701 s.l.m. - Monti Simbruini) scorrendo copioso di acque nella Valle Roveto, dove riceve tramite un canale artificiale le acque della piana del Fucino, e tocca i centri di Capistrello, Civitella Roveto, Canistro e Balsorano.
Entrato nel Lazio bagna Sora ; dopo aver ricevuto da sinistra il fiume Fibreno, incrementando così notevolmente la propria portata, attraversa il comune di Isola del Liri, nel cui centro dà luogo a una spettacolare cascata l'unica al mondo che divide in due un centro abitato, sino a giungere nei pressi di Fontana Liri. Entra quindi nel territorio del comune di Arce dove riceve da destra il torrente Amaseno. Con andamento sinuoso attraversa il territorio di Arce e per lunghi tratti segna il confine con il territorio di Strangolagalli. Giunge poi all'altezza di Ceprano, per poi rientrare in territorio arcese dove, nella frazione di Isoletta riceve da destra il suo affluente più importante, il fiume Sacco ; subito dopo una diga sbarra il suo corso formando il lago di Isoletta-San Giovanni Incarico. A valle del lago artificiale, nei pressi di Aquino, riceve da sinistra le acque del fiume Melfa, proveniente dai Monti della Meta, raggiungendo dopo poco la cittadina di Pontecorvo. Superato quest'ultimo centro il fiume riceve da destra il Rio Forma Quesa e da sinistra il Rio le Forme d'Aquino dopodiché attraversa il comune di San Giorgio a Liri.
In breve giunge così sulla linea di confine tra Lazio e Campania nei pressi di Sant'Apollinare e nel punto in cui riceve le acque del fiume Gari prende il nome di Garigliano. Da qui prosegue per altri 38 km ricevendo da sinistra il fiume Peccia e, presso la foce, il torrente Ausente andando poi a sfociare nel Mar Tirreno nel golfo di Gaeta mantenendo per tutto il percorso i confini naturali tra il Lazio e la Campania.




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