L'Acquedotto dell'Aqua Iulia raccoglieva l'acqua di una sorgente del territorio di Tuscolo, in una località attualmente nel comune di Grottaferrata e percorreva circa 22 km di cui metà in superficie fornendo a Roma circa 580 litri d'acqua al secondo.
L'opera fu realizzata nel 33 a.C. a cura di Marco Vipsanio Agrippa che in quell'anno ricopriva la carica di edile. Per un lungo tratto l'acquedotto dell'Aqua Iulia e quello dell'Aqua Tepula correvano paralleli sottoterra e dalla zona delle Capannelle condividevano le sopraelevazioni con l'acquedotto dell'Aqua Marcia fino all'altezza di Porta Maggiore.
Nel 5 a.C. Augusto, durante lavori di restauro dei tre acquedotti, costruì un arco monumentale per scavalcare la Via Tiburtina, arco che nel 270 fu incorporato nelle Mura Aureliane, quindi trasformato nella Porta Tiburtina.

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Vedi anche:

Acquedotti di Roma

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