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Giotto di Bondone



Adoration assisi
Adorazione dei Magi
Basilica di S.Francesco, Assisi
Giotto di Bondone [Public domain]
, via Wikimedia Commons
Giotto di Bondone nacque a Vespignano di Vicchio (FI) nel 1267 da famiglia di origine contadina poi trasferitasi a Firenze e, stando ad un ignoto commentatore antico della Divina Commedia, fu apprendista nella bottega di Cimabue.
Nel 1280 visitò Roma con Cimabue ed incontrò Arnolfo di Cambio. Sposatosi nel 1287 ebbe quattro figli e quattro figlie.
Già dalle prime opere, fra le quali potrebbe essere la Madonna col Bambino di San Giorgio alla Costa custodita a Firenze nel Museo diocesiano di Santo Stefano al Ponte, Giotto espresse uno stile fortemente innovativo abbandonando i canoni dell'arte bizantina ed evidenziando schemi e prospettive con una tecnica personale.
Si ritiene che Giotto lavorò già dal 1290, forse come appartenente alla bottega di Cimabue, partecipando alla realizzazione di una parte degli affreschi risalenti a quel decennio (Isacco benedice Giacobbe e Isacco respinge Esau).
Negli anni seguenti Giotto dipinse una delle sue opere più note: le Storie di San Francesco affrescate nella parete inferiore della navata della Basilica di Assisi anche se la paternità di quest'opera è stata spesso contestata dalla critica moderna. Fuori discussione sarebbe invece l'attribuzione a Giotto degli affreschi della Cappella di San Nicola nella Basilica inferiore realizzati a partire dal 1297.
Nello stesso periodo il pittore dipinse la Croce di Santa Maria Novella. Nel 1300 Giotto era per la seconda volta a Roma, chiamato da Bonifacio VIII nell'anno del primo Giubileo, tuttavia di questo suo soggiorno e delle opere che probabilmente eseguì non sono rimaste tracce.
Dal 1304 al 1306 lavorò a Padova dove dipinse uno dei suoi capolavori: il ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni.
Dal 1306 al 1311 dipinse altri affreschi nella Basilica inferiore di Assisi (Storie della vita di Cristo, Allegorie francescane, Cappella della Maddalena) per i quali delegò molte parti ai suoi allievi ed assistenti.
Negli intervalli fra questi periodi di lavoro in altre città Giotto tornò più volte a Firenze dove si iscrisse all'Arte dei Medici e Speziali, ed una volta a Roma dove disegnò i cartoni per un mosaico oggi perduto per l'antica Basilica di San Pietro.
Giotto - Scrovegni - -31- - Kiss of Judas
Il bacio di Giuda
Cappella degli Scrovegni, Padova
Giotto di Bondone [Public domain]
via Wikimedia Commons
Nel 1310 dipinse la Maestà di Ognissanti (Galleria degli Uffizi, Firenze). Fra il 1318 ed il 1325 Giotto affrescò quattro cappelle nella chiesa fiorentina di Santa Croce, ne rimangono solo due (Cappella Bardi e Cappella Peruzzi). Nel 1320 dipinse per l'altare maggiore della Basilica di San Pietro il Polittico Stefaneschi che oggi si trova nei Musei Vaticani.
Fra il 1328 ed il 1333 soggiornò a Napoli chiamato dal re Roberto d'Angiò che lo nominò pittore di corte. In questo periodo realizzò gli affreschi in Santa Chiara e in Castelnuovo dei quali rimangono solo alcuni frammenti.
Dopo un soggiorno bolognese durante il quale dipinse il Polittico della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Giotto tornò a Firenze dove ottenne l'incarico di supervisore dei lavori per la costruzione del Duomo.
Nel 1334 progettò il Campanile del Duomo del quale diresse i lavori fino alla costruzione del primo ordine.
Soggiornò quindi a Milano presso Azzo Visconti, al ritorno a Firenze morì l'8 gennaio 1337.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Purgatorio
  • Boccaccio - Decameron
  • Franco Sacchetti - Il Trecentonovelle
  • Giorgio Vasari - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti



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