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Fabio Cesone Vibulano



Questore nel 486 a.C. con Lucio Valerio Potito, i due censori citarono in giudizio Spurio Cassio con l'accusa di aspirare alla tirannide.
Console nel 484 a.C. con Lucio Emilio.
Console nel 481 a.C. con Spurio Furio.
Console nel 479 a.C. con Tito Virginio.
Console Fabio acquistò molto prestigio nella battaglia del 480 a.C. contro i Veienti, nella quale perì suo fratello Quinto Fabio.
L'anno successivo, eletto console, propose al Senato la distribuzione alla plebe dei territori presi ai Veienti per chiudere le annose discordie in merito all'assegnazione delle terre, ma la proposta fu respinta.
In seguito Cesone fu inviato a combattere contro gli Equi.
Fu promotore dell'iniziativa della Gens Fabia di assumere su di se l'onere della guerra contro Veio (Livio II, 48 e segg.), iniziativa che si concluderà con la strage del fiume Cremera in cui periranno tutti i Fabii partecipanti.


Riferimenti letteratura:
  • Tito Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani



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